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#DOPOCENA?

​​

Biciclette: 8

Nottingham Forest: 8

Mag caffè: 8

Ugo: 8 

Siddharta: 7,5

Murphy (Savona): 7,5

Lelephant: 7,5

Fonderie Milanesi: 7,5

Eleven: 7,5

Frank: 7,5

Chiosco di Pippo: 7,5

Frida: 7,5

Blanco: 7,5

Akkademia: 7 

Cacao: 7

Ekrò: 7

Milano-Londra: 7

Vinello a Milano: 7

Mono: 7

Chiesetta: 7

Millino: 7

Matricola: 7

The Cambridge: 7

La Fontanella: 6,5

Ego: 6,5

Saloon: 6,5

Chiringuito: 6,5

Città del Gioco: 6,5

Birrificio di Bresso: 6,5

Old Fox: 6,5

75 Beat: 6,5

Murphy (Susa): 6

San Vittore: 6

Karpikorn: 5,5

Stalingrado: 5,5

Radetzky: 5

Pazzeria: 5

Subway: 5

Shu: 5

Jolly: 4,5

​

LaBoum: 8

Alcatraz: 7,5

Vanilla: 7,5

Plastic: 7

Vogue: 7

Magazzini: 6 

Loolapaloosa: 6

Rocket: 5 

Q-Lab: 5

Old Fashion: 5

Le Banque: 5

Sio cafè: 4

​

 

Slice cafè: 8

Yguana cafè: 8 

Blender: 8

Living: 8 

Noon: 8

Sans Egal: 7,5 

Next: 7,5

God Save the Food: 7,5

Foresta Woodbar: 7,5

Deseo: 7

Palo Alto: 7

Hora Feliz: 7

Bhangrabar: 7 

Terrazza di Palestro: 7 

Bottiglieria Moscatelli: 7 

Mujio: 7

MILANO e LOCALI

Dai, magari vi raggiungo dopo!
DOLCE O CAFFè?

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Gelato di Rigoletto: 8

Di viola Di Liquerizia: 8

Libreria del Mondo Offeso: 8

Santeria: 7,5

Gelateria della Musica: 7,5

Gelateria Marghera: 7,5

Il caffè della pusterla: 7,5

Red Feltrinelli: 7,5

Sorbetteria Castiglione: 7

Camminadella Dolci: 7

Baci Sottozero: 7

That's Bakery: 7

Farinami: 7

Le tre Chicchere: 7

Cioccolati Italiani: 7

Amorino: 7

Il lato G: 7

CaliforniaBakery: 6,5

Grom: 5,5

 

 

Al Garghet: 8

Vietnam MonAmour: 8

Zio Pesce: 7,5

Joe Cipolla: 7,5

Seven: 7,5

Giulio Pane e Ojo: 7,5

Parma and Co.: 7,5

Wu Tayio: 7,5

Eataly: 7,5

Re di Coppe: 7,5

Cucina Fusetti: 7,5

Cascina Cuccagna: 7,5

Temakinho: 7

Osteria dei Poeti: 7

Osteria dei Vecchi Sapori: 7

Il Quarto di Via Ravizza: 7

Pizzeria La fabbrica: 7

Fabbrica della Pizza: 7

Rossopomodoro: 7

F.lli la Bufala: 7

Pizzando Grigliando: 7

La Primula: 7

Dixieland: 7

Carlsberg: 7

Ratera: 7

Luini: 7

Tairyo: 7

Ham Holy Burger: 7

Pizzeria da Leone: 7

Alzaia 26: 6,5

Gemelli Diversi: 6,5

Piedra del Sol: 6,5

Sunny Sideup: 6,5

Piccola Ischia: 6,5

Calafuria: 6,5

That's Vapore: 6,5

Ilpomodorino: 6,5

OK2: 6,5

Da Mony: 6,5

Da Willy: 6,5

Spontini: 6

​​Movida: 7 

Refeel: 7

Maraja: 7 

Bobino: 7 

Frog: 7

Etniko: 7

Lacerna: 7 

Stendhal Cafè: 6,5

Honky Tonks: 6,5 

Shine: 6,5

Circle: 6,5 

Milano: 6

Bar Bianco: 6

Noy: 5 

#HAPPYHOUR?
SI BALLA?
La tradizione dell'aperitivo è nata a Milano e non può non trovare a Milano i suoi posti migliori: punto di forza è in questo senso la grande varietà di locali, in grado di accontentare tutte le esigenze dei milanesi imbruttiti, eccetto quella di trovare parcheggio. Se cercate location particolari, d'estate è imperdibile la Terrazza di Via Palestro (non vi abbufferete certo, ma la vista sui giardini di Porta Venezia merita). Se volete invece un qualcosa che coniughi stile e accessibilità, il mio consiglio è il Sans Egal in piena Brera, o il Noon in Cadorna. Altre zone calde per gli happy hour sono i navigli (dove svetta lo Slice, ricco e a buon prezzo, seguito dal Movida e dal Maraja) e le colonne di San Lorenzo (dove si fanno la guerra Yguana, Hora Feliz e lo scenografico ma affollato Foresta Woodbar). Non c'è molto in zona corso como/corso garibaldi, dove a buon prezzo potete uscire sazi e un pò ubriachi solo dalla bottiglieria Moscatelli. Bene il Next in Porta Romana. Un pò fuori mano ma meritevole il Blender, ricchissimo e con una Pina Colada da urlo. Carina l'idea dello Stendhal, dove durante l'aperitivo puoi ordinare anche vere e proprie recite teatrali (peccato che questo vada a scapito del cibo, piuttosto deludente). Attenti ai posti fighetti e di poca sostanza: il Noy in Vercelli e il Milano in Procaccini sono più brand che cibo. E di soli brand nun ze magna. Infine, capitolo deseo: ragazzi miei, il cibo è buono e il panorama ottimo, però menatevela di meno.
"Ci becchiamo alle 10 sotto casa tua e decidiamo." Ho applicato questa filosofia di vita finchè non ho cominciato a invecchiare, e il gravoso peso del mezzo secolo di età mi ha spinto a pianificare un minimo le uscite. Perchè a Milano, se non riesci a uscire in orario aperitivo e non sei neanche nel mood per sballarti, rischi di precipitare in un abisso di totale incapacità decisionale sul da farsi. Finisce così che quando si ha voglia semplicemente di bere qualcosa in compagnia ci si trova spesso costretti a buttarsi o sulla affollata categoria Irish Pub (Saloon, Fontanella, Stalingrado, Murphy e così via) o su posti che oscillano pericolosamente sulla linea di confine fra bronx americano e periferie londinesi (Akkademia, Pazzeria, Subway, Jolly e compagnia bella). Se si cerca altro, rimangono a disposizione o le alternative chic-modaiole (Eleven, quando non si trasforma in discoteca, Siddharta o Frank) o qualche evasione nell'hinterland (il Milano-Londra nella #BrianzaAlcoolica, piuttosto che il Cacao a Sesto San Giovanni). Le felici eccezioni milanesi io le trovo sui navigli, con l'intimo Mag, che rimanda ai più raffinati bistrot parigini, e con il nuovo Ugo, vera sopresa dell'anno. Altrimenti in Colonne, dove le Biciclette rimangono sempre una assoluta garanzia per una buona serata. 
CENIAMO?
Mangiare a Milano spendendo poco si può (fidatevi di un braccino corto)! Serve solo capire che cosa si vuole mangiare e armarsi di pazienza e trip advisor. Se ad esempio ci si accontenta di una pizza, c'è solo l'imbarazzo della scelta: a fianco delle tradizionali ma sempre valide catene nazionali (Rossopomodoro, La Bufala, Willy, Il Pomodorino..aprite googlemaps insomma), c'è la pizza bassa di OK2, c''è quella Napoletana Doc della Piccola Ischia e di Pizzando Grigliando e c'è anche quella da prendere al volo (attenti a non ungervi troppo) nel simil fast-food Spontini (che dopo un pò, vi dirò, stufa..). Se invece avete bisogno di qualcosa al volo senza finire dal solito Mcdonald, non si possono non menzionare i panzerotti dello storico Luini, vero simbolo della mia  città (la coda è scorrevole, non spaventatevi). Cambiando genere, fra i mille giapponesi che hanno invaso Milano io rimango affezionato al Wu Tayio di Viale Ranzoni, ottimo per rapporto qualità-prezzo e per la location, raffinata ma non troppo. Fra i messicani c'è il Dixieland, anche se è un pò expensive Per mangiare romano, Giulio Pane e Ojo è imbattibile (10 € menu a pranzo), mentre se volete vedere la partita durante la cena segnalo il Carlseberg nei dintorni di Corso Como.
Per gli amanti della carne e del pesce imperdibili rispettivamente Joe Cipolla, Seven e Zio Pesce, appartenenti alla stessa catena. Per un pranzo in brera consiglio Parma and Co., che offre ottimi taglieri di salumi a un prezzo più che abbordabile, mentre se volete una semplice ma buona osteria sia quella dei Poeti che quella dei vecchi sapori offrono buoni piatti a prezzi modici.
Se infine vi avanzano Euri e volete spenderli bene, il Garghet fuori milano vale anche solo per la location, specialmente quando è decorato nel periodo di Natale, mentre a Vietnam Mon Amour potete provare l'insolita e gustosa cucina Vietnamita. Nota finale per il nuovissimo Eataly: il locale strappa l'occhio, aggiudicandosi il premio per migliore apertura degli ultimi anni: tre piani di un equilibrato mix fra una fiera dell'artigianato permanente e una mondadori versione culinaria. Certo, se volete mangiare, la qualità è ottima ma ha anche il suo caro prezzo.
Milano è anche piena di caffetterie e pasticcerie dove sedersi con (relativa) calma e gustarsi (relative) dolcezze di ogni tipo: Di Viole e di Liquerizia è la new entry in Brera che permette, in un clima di complessiva serenità, di assaporare mini-cupcake se vi va bene seduti al sole (lo so, non è facile). Unico inconveniente, il posto è tanto intimo quanto gettonato, e la sera è sempre chiuso. Quindi, organizzatevi. Altra New Entry milanese è "le tre chicchere" in zona Isola: meno caratteristico, ma più spazioso. Spostandoci in zona colonne, "Il caffè della pusterla" ti avvolge invece in un clima letterario, ed è l'ideale per ripararsi dalla movida circostante. Clima simile anche alla vicina libreria del mondo offeso, in cui fra pianoforti e tavoli puoi gustare torte home-made sfogliando libri. Nascosto fra le vie di Sant'Ambrogio, Camminadella dolci è infine un  laboratorio dolciario che merita almeno un assaggio, se non altro per premiarsi del fatto di averlo trovato.
Il nuovo spazio della Feltrinelli in piazza Aulenti richiede molto sforzo per riuscire a sedersi, ma è al momento l'unico posto che ti permette di prendere un caffè nella neonata piazza milanese. Se invece volete semplicemente un gelato, l''head-quarter è via marghera (Odeon, Gelateria Marghera e il più intimo ma imbattibile Rigoletto), ma se volete assaggiare il cioccolato più buono di Milano, il luogo è Cioccolati Italiani. Nota a margine per la gelateria della musica, affolatissima ma dal gusto artigianale unico. Infine, le americane That's Bakery e California Bakery rappresentano una sempre valida alternativa "mainstream".
Divertimento e un tocco di truzzaggine all''Alcatraz, Stravaganza per puri open-minded al Plastic e al Vogue, Nostalgia un pò imbruttita e adolescenziale al Loolapaloosa, Milanesità Chic per l'Old Fashion e per il Le Banque (mai piaciuti), e Hipsteraggio Indie nelle notti del Rocket. Enjoy! 
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